BIOS PREVENTION PROMOTORI DI SALUTE
La prevenzione al femminile. Ia Bios Prevention, in assoluta coerenza con la propria mission di struttura vocata alla prevenzione e sensibile alle dinamiche di territorio ha identificato come priorità la messa a punto di un progetto dedicato alle donne.
Contribuire a “promuovere salute”rappresenta un’istanza sociale e pertanto il nostro fondamentale obiettivo deve tradursi in un impegno concreto a fornire in primis, alla nostra clientela, una corretta informazione sulle opportunità da cogliere sia dal punto di vista dell’approccio scientifico che delle modalità per fruire agevolmente dei nostri servizi.
Come renderla attuabile
Si tratta di divulgare una cultura che promuova i corretti stili di vita per conservare la nostra salute e la qualità della nostra vita sino a tarda età e parallelamente diffondere la teoria basata sul principio di adottare una logica proattiva mirata ad anticipare il momento della diagnosi e della terapia per cogliere le nostre “tendenze” ad ammalare prima che le patologie si esprimano clinicamente.
Pertanto, per quanto riguarda la salute della donna, l’approccio preventivo deve tener conto delle diverse istanze che compaiono nell’arco temporale di un’intera vita, dall’adolescenza alla terza età e, in funzione delle esigenze, modulare le diverse le soluzioni che si è tenuti a dare per garantire, risposte esaustive con servizi adeguati nell’ottica della medicina personalizzata.
La nostra struttura, operando in coerenza a tale logica, ha ritenuto fondamentale sviluppare un modello operativo applicabile all’intero processo: dalle procedure di accettazione di ogni singolo utente, alla modalità di erogazione del servizio, alla memoria che si acquisisce del percorso diagnostico/terapeutico e che ne assicura la tracciabilità.
Il tutto reso possibile dal rigore scientifico, da una adeguata dotazione tecnologica e da una equipe medica multidisciplinare.
Dalla qualità di questo impianto, ispirato realmente alla centralità della persona, dipende l’attendibilità delle risposte alle istanze di supporto per ottenere eventuali chiarimenti ed essere accompagnati in tutto il percorso proposto e concordato.
La prevenzione al femminile.
Promuovere abitudini sane è senza dubbio il primo step fondamentale per garantire un futuro in salute e una migliore qualità della vita.
Evitare fumo e alcol, seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata, fare attività fisica regolare e sottoporsi periodicamente a checkup ed esami di screening sono tutti comportamenti che aiutano a ridurre sensibilmente il rischio di sviluppare patologie.
Pertanto, nel ribadire l’importanza di attuare la prevenzione, a seconda delle epoche della vita di una donna il nostro team multidisciplinare ha identificato una serie di percorsi.
Prevenzione in senologia
Nell’ambito della prevenzione della patologia mammaria, la scelta dello specifico mezzo di indagine viene guidata sostanzialmente dall’età della paziente e dalla presenza di fattori di rischio individuale che devono sempre essere accuratamente indagati.
Uno dei fattori di rischio più rilevanti è costituito dalla familiarità per neoplasia mammaria, condizione che si associa a una maggiore predisposizione e che può richiedere l’uso di esami di screening (principalmente ecografia mammaria e mammografia) ad un’età più precoce o con una frequenza maggiore rispetto a quando comunemente indicato.
Quando in una famiglia vengono riscontrati molti casi di neoplasia mammaria, soprattutto se comparsi in età premenopausale, deve essere sospettata la possibile presenza di alterazioni genetiche (ad esempio mutazioni a carico dei geni BRCA-1 e BRCA-2) che configurano un quadro di vera e propria ereditarietà della malattia, associandosi anche a maggiore incidenza di neoplasie a carico dell’ovaio.
In questi casi sarà opportuno eseguire, previa consulenza genetica, una ricerca di queste mutazioni perché si tratta di una condizione che, seppur rara, si può associare ad elevata probabilità di sviluppo di lesioni tumorali, anche in età giovane.
Un’altro importante fattore di rischio è l’obesità, correlata ad iperestrogenismo e iperinsulinemia, condizioni che possono favorire lo sviluppo di neoplasie mammarie.
Scorretti stili di vita, come l’abitudine al fumo o l’eccessivo consumo di alcolici, sono ulteriori fattori che tendono ad aumentare genericamente il rischio neoplastico.
Per quanto sopra esposto, accanto ai comuni protocolli di indagine da applicare alla popolazione generale, sarà sempre opportuno identificare, attraverso una accurata anamnesi, la presenza di fattori che possono aumentare l’indice di rischio e quindi orientare le procedure diagnostiche in modo personalizzato.
In linea generale, ai fini di una corretta prevenzione della patologia mammaria, si consiglia il seguente schema:
- dai 20 anni: autopalpazione mensile del seno, in fase post-mestruale, al fine di identificare precocemente modificazioni che possano essere suggestive di patologia (nella stragrande maggioranza dei casi di natura benigna) proprie di questa fascia di età (fibroadenomi, formazioni cistiche); eventuale ecografia.
- dai 25/30 ai 40 anni: visita senologica eseguita da uno specialista ed ecografia mammaria ogni anno;
- dai 40 anni: mammografia ed ecografia mammaria ogni anno (meglio se eseguite contestualmente) associate a visita senologica
PERCORSO SENOLOGICO
Esami e prestazioni specialistiche che costituiscono la nostra offerta elettiva per informare in dettaglio le nostre clienti/pazienti ed eseguire il percorso senologico guidate dalla nostra equipe nel rispetto delle linee guida, del concetto di centralità della persona, enfatizzando la relazione medico paziente e assicurando continuità assistenziale laddove richiesto.
Visita Senologica:
La visita senologica rappresenta l’esame clinico completo del seno.
Comprende l’esame obiettivo delle mammelle da parte del senologo, e l’anamnesi per valutare la presenza di casi di tumore al seno in famiglia, l’età della comparsa del primo ciclo mestruale, della menopausa, gli stili di vita e le eventuali gravidanze e terapie ormonali (contraccettivi orali, terapie sostitutive in menopausa
Mammografia con Tomosintesi 3D:
La Bios Prevention dispone di un Mammografo Senographe Pristina 3D di GE di ultima generazione, sicuramente uno dei più performanti con tecnica digitale diretta e tomosintesi.
“Pristina offre una qualità diagnostica senza compromessi, una eccezionale attenzione alla dose paziente anche negli esami 3D, la migliore esperienza sensoriale e un livello di confort elevato per ogni donna che si approccia al delicato e fondamentale esame mammografico”.GE
Rappresenta pertanto l’Optimum ricercando e risolvendo le tre principali problematiche che si riscontrano nell’esame mammografico:
- Eccellente definizione delle immagini
- Eliminazione dolore nell’esecuzione dell’esame
- Posizione comoda del corpo
- Ecografia Mammaria
- Biopsie Ecoguidate
- Localizzazioni Pre-Chirurgiche
Percorso per La Prevenzione in Ginecologia
La prevenzione oncologica in ginecologia si esprime principalmente nei confronti delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche della cervice uterina.
Il carcinoma della portio ha mostrato negli ultimi decenni una progressiva riduzione della sua incidenza e mortalità in Italia, così come in molti altri paesi occidentali, proprio grazie alle campagne di screening che permettono la diagnosi precoce di lesioni preneoplastiche che possono essere efficacemente trattate.
Attraverso i programmi di screening è possibile attuare una adeguata prevenzione secondaria.
L’unico mezzo di prevenzione primaria è invece rappresentato dalla vaccinazione contro il virus HPV, ritenuto agente necessario (anche se non sufficiente) per lo sviluppo dei tumori della portio.
La prevenzione secondaria si esplica sostanzialmente per mezzo di:
PAP TEST: viene eseguito secondo i protocolli di sanità pubblica ogni 3 anni dai 25 ai 65 anni e potrà essere anticipato ad età inferiori ai 25 anni, qualora siano presenti in anamnesi fattori di rischio personali (età del coitarca molto giovane, elevato numero di partner sessuali, non utilizzo di condom, ecc.) o proseguito anche dopo i 65 anni in caso di precedente patologia preneoplastica della portio e laddove siano presenti fattori di rischio specifico; altre condizioni specifiche possono consigliarne l’esecuzione anche con frequenza maggiore di quella triennale (ad esempio sintomi quali leucorrea persistente, perdite ematiche atipiche, aspetto non rassicurante della portio all’ispezione, ecc.)
HPV DNA TEST: attualmente viene eseguito secondo i protocolli di sanità pubblica ogni 5 anni in pazienti dai 30 ai 65 anni di età, ma potrà essere eseguito anche nei casi in cui il pap test abbia fornito risultati anomali o non chiaramente definiti.
Tipico è il caso di pap test con esito di “anomalie cellulari di significato incerto” dove la ricerca del DNA virale mediante tampone cervicale, permette di ottenere un depistage dei casi realmente a rischio di patologia della portio dai casi da ritenere falsi positivi.
COLPOSCOPIA: nei casi con riscontro di anomalie cellulari al pap test, di persistente positività per il virus HPV o di aspetto dubbio o non rassicurante della portio all’esame clinico, è indicata l’esecuzione della colposcopia, esame di II livello che consente di identificare e caratterizzare eventuali lesioni della cervice uterina, con la possibilità di eseguire biopsie mirate.
Elenco esami e prestazioni Specialistiche Ginecologiche e Ostetriche
- Visita Ginecologica
- Colposcopia e isteroscopia diagnostica
- Diatermocoagulazione della portio uterina
- Pap Test
- Thin Prep fase liquida
- Tamponi cervicali o vaginali:
- Chlamydia trachomatis
- Mycoplasma
- Germi comuni
- Miceti
- Gonococco
- Trichomonas
- Gardnerella
- Herpes
- HPV
- Biopsia vaginale per esame istologico
- Tampone vulvare
- Tampone uretrale
Sezione Ecografica
- Ecografia ostetrica morfologica
- Ecografia ostetrica translucenza nucale
- Ecografia ostetrica
- Ecografia Pelvica Endovaginale
- Ecografia Pelvica Sovrapubica
- Ecoflussumetria Ostetrica
Schema dei percorsi dedicati alla prevenzione al femminile di Bios Prevention
L’equipe multidisciplinare ha identificato una serie di percorsi di prevenzione per la donna, differenziati a seconda dell’età:
Percorso adolescente
- ecografia pelvica trans addominale
- consulenza ginecologica
Percorso donna in età fertile (fino ai 40 anni)
- visita ginecologica
- pap test (classico su vetrino o fase liquida thin prep)
- ecografia pelvica transvaginale
- vista senologica
- ecografia mammaria
Percorso donna in età fertile (oltre i 40 anni)
- visita ginecologica
- pap test (classico su vetrino o fase liquida thin prep)
- ecografia pelvica transvaginale
- visita senologica
- mammografia con tomosintesi 3D
- ecografia mammaria
Percorso donna in menopausa
- visita ginecologica
- pap test (classico su vetrino o fase liquida thin prep)
- ecografia pelvica transvaginale
- vista senologica
- mammografia con tomosintesi 3D
- ecografia mammaria
- MOC colonna lombare e femore
- visita cardiologica ed elettrocardiogramma